Visitare la città-giardino
Dimentichiamo per qualche ora lo sfarzo e le architetture megalitiche di Dubai. Al Ain è uno tra gli insediamenti più antichi della regione e trasuda ancora oggi un’identità fortemente autoctona.
Visitare la città-giardino di Al Ain vuol dire tuffarsi a pieno nella storia e nella cultura degli Emirati Arabi Uniti. Molti i siti archeologici, le fortezze, i suk (tipici mercati arabi), le moschee e i palazzi storici all’interno del perimetro cittadino. Degno di menzione il palazzo dello Sceicco Zayed, casa natale del Primo Presidente della Nazione.
A spiegare l’etichetta di “città-giardino” ci pensano le attrazioni naturalistiche. Oasi naturali, parchi e alberi palma tappezzano di verde la città. Poco lontano dalle vie principali anche una ricca riserva zoologica, casa di oltre 4000 animali. La stessa cima dello Jabel Hafeet, che domina l’area a 1.249 metri di altezza, è un’apprezzatissima meta turistica, da scalare senza troppi indugi.
Raggiungere Al Ain da Dubai
Un tour di una giornata con tanto di trasporto da/per Dubai è quel che ci vuole per godere appieno di tutte le bellezze custodite ai piedi dei Monti Hajar. Puoi anche noleggiare un auto, se preferisci, e avventurarti in piena autonomia alla volta della città-giardino. Dalla giungla di vetro di Dubai all’oasi di Al Ain, passando per il mutevole paesaggio desertico degli Emirati, sarà un viaggio da ricordare.
Preparati! Ecco, più nel dettaglio, cosa ti aspetta:
Hili Gardens - Il Parco Archeologico
Si parte con uno dei pezzi forti della gita. Un vero bijou per gli amanti dell’archeologia. La riserva archeologica di Hili ha riportato alla luce reperti di 5000 anni fa, risalenti all’età di bronzo e alle prime forme di agricoltura in Medio Oriente. Molte di queste testimonianze sono ammirabili al Museo Nazionale di Al Ain, poco lontano dal sito. Il parco di Hili propone invece un percorso archeologico tra le caratteristiche tombe circolari della zona.
Più che semplici tombe, vere e proprie camere funerarie con tanto di incisioni e vasellame conservato all’interno. Monumento principale è la “Grand Tomb”, alta ben 4 metri e dal diametro di 12 metri.
Non troppo lontano dal sito archeologico anche un bel parco divertimenti dedicato ai bambini, l’Hili Fun City, aperto tutti i giorni esclusa la domenica, fino alle 22.00.
Old Palace of Sheikh Zayed, Al Ain Museum e Al Jahili Fort
Vicini al cuore della città sorgono i tre avamposti culturali della zona:
- C’è la residenza dello Sceicco Zayed, al cui nome è legata la fondazione degli Emirati e la conseguente crescita economica dell’ultimo decennio. Il palazzo, dal tipico design emiratino, è a ingresso gratuito. All’interno uno spaccato della vita del gran sultano, da approfondire, perché no, allo Zayed National Museum, di casa ad Abu Dhabi.
- L’Al Ain National Museum, poco distante, è invece la più antica istituzione museale di tutti gli EAU. Operativo sin dal 1969, racconta la cultura e le tradizioni locali con le sue collezioni millenarie di reperti archeologici e manufatti.
- Non ultimo l’Al Jhail Fort, un fortino di pietra e sabbia gigantesco, eretto più di un secolo fa per proteggere la città e i suoi preziosi palmeti. La struttura, bella sia dall’esterno che all’interno, offre un excursus fotografico della storia degli Emirati. Incantevole soprattutto al tramonto, quando i colori del crepuscolo si fondono alla perfezione con i bastioni del forte.
Gli edifici sono aperti tutti i giorni, escluso il lunedì. Tappe irrinunciabili del nostro tour di Al Ain, anche solo per un mordi e fuggi.
Oasi di Al Ain
Dopo la grande abbuffata di storia e archeologia, non resta che inoltrarci nei sentieri freschi e ombreggiati dell’oasi di Al Ain. La riserva naturale è a pochi passi dal Museo Nazionale. Otto gli ingressi, ovviamente gratuiti. All’interno più di 147.000 palme da dattero, attraversate da percorsi lastricati e irrigate con il falaj, un “tecnologico” sistema risalente a 3.000 anni fa!
Il percorso è segnato da tabelle esplicative in inglese che illustrano la storia e la funzione dell’oasi. Da provare la visita in bicicletta, noleggiabile all’ingresso.
Lo Zoo di Al Ain
La riserva zoologica ospita oltre 4.000 “inquilini”, tra cui moltissimi esemplari a rischio estinzione. Giraffe, ippopotami, scimpanzé, falchi, rettili, tartarughe e molti altri animali della regione arabica e dell’Africa sono tenuti in maniera egregia, sistemati in recinti che ricreano il loro habitat naturale. Protagonisti indiscussi l’imponente coccodrillo del Nilo e il leone bianco, specie ormai rarissima.
Lo zoo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 (in estate fino alle 22.00). Un must imperdibile soprattutto se si è in visita ad Al Ain con bimbi al seguito. Ci sono moltissimi spazi verdi, aree pic-nic, mostre interattive, parchi giochi e perfino un trenino con il quale è possibile girare la riserva in tutta comodità.
Jabel Hafeet: la montagna nel deserto
Per un po’ di refrigerio puoi sempre avventurarti verso la cima del monte Jabel Hafeet, punta più a est della grande catena dei Monti Hajar. Un’escursione per un po’ di vento e refrigerio, roba rara a Dubai e in tutto il sultanato. L’altura rocciosa offre una vista mozzafiato sia sulla città-giardino che sul deserto rosso dell’Oman. Puoi scalarla a piedi o in bici, o più comodamente servendoti di taxi o navetta.
Lungo il cammino è possibile incontrare altre tombe millenarie, come quelle già viste nel parco archeologico.
Non mancano i punti di ristorazione, rigorosamente con vista panoramica.
Alle pendici del monte c’è anche un parco acquatico dedicato a surf, rafting e kayak. È Wadi Adventure, aperto a professionisti, famiglie e bambini. La rete di canali per kayak di 1,7 km è la più lunga al mondo. Se la montagna non è il nostro forte, tanto vale restare a valle, per un paio di “bracciate”.
Mercato dei Cammelli
Prima di salutare Al Ain, puoi uscire dai soliti itinerari turistici e fare un salto al Central Market dove ha sede un caratteristico suk dei cammelli. Il mercato è sicuramente l’attrazione più singolare e stravagante di tutta Al Ain.
Proprio dietro i negozi multi-marca del vicino centro commerciale, i cammellieri locali ma anche mercanti afgani, iraniani e pakistani espongono i propri animali come merci di scambio, perpetuando le antiche tradizioni commerciali della zona.
Per quanto fuori dalle rotte turistiche, il luogo è sicuro e ben sorvegliato. Impossibile non finire nel mirino dei vivaci faccendieri del mercato: una mancia di qualche dhiram è più che consigliata per evitare fastidiose insistenze, sempre che non si voglia ritornare a Dubai con cammello a seguito!